La malavita a Napoli - Storia e origini della Camorra

Affresco sul mondo dell'emarginazione, della malavita organizzata e dei piccoli crimini perpetrati nella Napoli tra l'Otto ed il Novecento. Viene descritto minuziosamente il mondo del sottoproletariato dedito all'arte dell'arrangiarsi in una Napoli al tempo una delle città più popolose ed importanti europee, stretta però tra le miserabili condizioni economiche di gran parte della cittadinanza e un fervore culturale che richiamava alla Belle Époque parigina. Superati gli indubbi anacronismi del testo che ha oramai più di cent'anni, questo libro conserva ancora un'importante valenza storica e sociale che in parte può essere utilizzata come strumento d'interpretazione delle dinamiche criminali che oggi ancora affliggono la città. Così scopriamo che già allora si definivano "paranze" quei gruppi delinquenziali dediti a specifiche attività criminali come la "Paranza delle zoccole" e la "Paranza dell'oro falso", oppure che era consuetudine tra i malavitosi l'uso del tatuaggio come segno di distinzione e prova di coraggio. Il volume offre così al lettore una descrizione completa delle più diffuse tipologie di azioni delittuose in uso a quel tempo a Napoli: dal leggendario "pacco", allo scippo, al traffico di carne umana, alla vendita di bambini, ai raggiri con vittime i forestieri, al furto con scasso, fino allo sfruttamento della prostituzione e all'omicidio.
Ebook in formato EPUB, ISBN: 9781370684779, 1,5Mb, Prezzo €0,99
Titolo originale dell’Opera: A. De Blasio, La malavita a Napoli: ricerche di sociologia criminale, Napoli, Stabilimento tipografico G. M. Priore editore, 1905, VIII, 293.
Paragrafi: Al lettore, Scuola di ladroneccio, I basaiuoli, Gli scambienti, I mercanti di carne umana, Giustizia rusticana, I pezzenti, La paranza delle zoccole, La paranza dell’oro falso, I giornali che non esistono, I ruffiani della Vicaria, I mezzani dei medici, I zennaiuoli, I serpi ed i grilli, ’A semmana, Il soprannome dei camorristi, Gli sfruttatori, Il tatuaggio, I caicchi, Ladri di scasso, I fresaiuoli, L’incesso dei delinquenti, Voti della mala vita
Abele De Blasio nacque a Guardia Sanframondi (Benevento) il 5 settembre del 1858; compiuti gli studi a Cerreto Sannita si iscrisse poi all’Università di Napoli, ove conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia e, successivamente quelle in Chimica Farmaceutica e Scienze Naturali. Nel 1891, attratto da alcuni aspetti collaterali della medicina ancora poco esplorati approfondì presso l’Istituto di Antropologia di Napoli i suoi studi. Nel 1904 De Blasio successe si impegnò nell’insegnamento di Antropologia generale all’Università di Napoli, dove, tra l'altro, fondò la Scuola Pedagogica per Direttori Didattici.
Seguace del fondatore dell’antropologia criminale Cesare Lombroso, De Blasio nutrì per lo studio della malavita in generale e per gli usi e costumi di quella napoletana in particolare, un interesse che concretizzò nella pubblicazione di importanti testi, e cioè le due edizioni del suo scritto del 1897 Usi e costumi dei Camorristi, il volume Nel paese della Camorra - L'imbrecciata, del 1901 con uno scritto del Lombroso, e La malavita a Napoli, del 1905, a cui si aggiunge lo studio dei tatuaggi dei malavitosi, in parte contenuti in Il tatuaggio, edito a Napoli nel 1905.
Ebook
di Abele De Blasio
Libro sulla storia della Camorra
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