L'estero vicino

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica e l’indipendenza simultanea delle quattordici ex Repubbliche socialiste sovietiche, la Russia ha toccato il punto più basso della sua millenaria storia con la presidenza di Boris Eltsin negli Anni '90, ma che con Vladimir Putin ha ritrovato un nuovo corso politico, economico e strategico, oltre ad una neo politica di potenza a carattere regionale.
Così se le Rivoluzioni colorate (Georgia, Ucraina e Kirghizistan) della prima metà degli Anni Duemila hanno fornito l’occasione all’Occidente per giustificare una sua maggiore presenza nello spazio post-sovietico, la Russia ha vissuto questi cambiamenti alle sue frontiere come una minaccia mortale per i propri interessi e per la stabilità regionale. Oggi Mosca, sulla base di questi elementi, come ha modellato la sua strategia in quello che definisce il suo Estero vicino (termine coniato all’inizio degli anni Novanta dall’allora ministro degli esteri russo Andrey Kozyrev)? In questa vasta area geografica un tempo parte dell’impero sovietico che va dall’Europa Orientale al Caucaso fino all’Asia Centrale, ricca di risorse e spazio geopolitico fondamentale, come la Russia esercita la sua influenza a fronte di una NATO sempre incombente ai suoi confini?
Pagine 128, Formato EPUB ISBN 9788899301583, Prezzo: Euro 2,99
Melody Wenz è laureata e ha un master in Scienze Politiche con specializzazione in sicurezza internazionale, oltre ad avere anche una laurea russa che gli ha permesso di specializzarsi nello spazio post-sovietico, seguendo diversi stage e missioni in Europa dell’Est, Russia, Asia Centrale e nel Caucaso.
Indice: Presentazione, Parole-chiave, Introduzione, Capitolo 1 La Portata geopolitica delle tre rivoluzioni colorate per la Federazione russa, Capitolo 2 Lettura degli avvenimenti da parte della Russia, Conclusione, Bibliografia, Ringraziamenti.