Alla conquista dell Antartide

La crescente domanda di idrocarburi per soddisfare il mondo industrializzato potrebbe aprire nei prossimi anni l’Antartico alle multinazionali del petrolio e non solo. Complice il surriscaldamento globale e la riduzione lenta e inesorabile della banchisa. Il Polo Sud è ricco di minerali, materie prime e risorse ittiche, insieme all’80% circa dell’acqua di tutto il globo terrestre. A partire dal XIX secolo, da quando cioè ha avuto luogo la scoperta dell’Antartico, è iniziata la contesa per il controllo di questo continente e delle isole limitrofe.
Dal XX secolo si sono intensificate le spedizioni e le missioni scientifiche per costruire basi e ottenere il controllo geostrategico dell’area. Negli anni Trenta in particolare e durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi hanno cercato di insediarsi nel Continente, tentando anche di espandersi alle isole adiacenti con l’aiuto dell’Argentina per ottenere petrolio e carbone utili a sostenere l’immane sforzo bellico.
Dal 1945, con l’inizio della Guerra Fredda, anche gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare e hanno intrapreso spedizioni militari che vengono ancora oggi effettuate. Il Trattato Antartico, firmato nel 1959 da 47 Paesi, limita le esercitazioni militari al di sopra del 60° Parallelo, ma personale scientifico-militare è dislocato permanentemente in tutto l’Antartide e nelle isole dell’Oceano Atlantico meridionale. Oggi la necessità di reperire sempre nuove materie prime potrebbe spingere gli Stati a rivedere il Trattato del 1959 ed aprire il Polo Sud all’ingordigia delle multinazionali.
Pagine 120, Formato 14cm x 20,6cm, ISBN 9-788890-465895, Prezzo: Euro 12,00
Indice: Prefazione, Introduzione, Caratteristiche geo-ambientali dell’Antartico, Il surriscaldamento globale e i suoi effetti sull’Antartide, Il Trattato di Washington e l’Antartico, Le rivendicazioni territoriali e la loro legittimità, L’Operazione Tabarin e il dominio britannico sul Polo, La Gran Bretagna e il British Antarctic Territory, Londra rafforza il suo dominio territoriale, L’Australia e le rivendicazioni sull’Antartide, La Nuova Zelanda e l’Antartico, Cile-Argentina: basi e rivendicazioni territoriali, La Francia rivendica il suo settore esclusivo, L’Italia in Antartide, La Norvegia e la sua presenza in Antartico, La posizione di Stati Uniti e Russia, La Terra di Marie Byrd e gli USA, Le altre rivendicazioni territoriali, I fattori strategici e geopolitici, I nuovi protagonisti della contesa: la Cina, La tutela dell’ambiente marino e la Convenzione di Canberra, La Convenzione di Wellington e lo sfruttamento delle risorse minerarie, Il Protocollo di Madrid e la tutela dell’ambiente, Appendice, Cenni storici, Bibliografia.
Andrea Perrone lavora dal 2006 presso la redazione del quotidiano Rinascita come giornalista professionista, occupandosi in particolare di politica estera focalizzando i suoi interessi sull’Europa e la Federazione Russa.
Tiberio Graziani è direttore della Rivista di Geopolitica Eurasia e Direttore dell'Istituto di Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie ISag.
Saggio sulla geopolitica del Polo Sud

